26 ottobre. Una domenica come tante per molte persone, ma non per me e le mie compagne della Pole Dance Bologna. Per noi è una domenica come poche, per noi è la domenica del saggio!
Preparo le mie cose e parto verso il teatro con la canzone del mio pezzo a tutto volume. Conto i tempi, ripenso ai passi mentre sento l’ansia salire. Vorrei tornare a casa, ma ormai è tardi sono già arrivata alla sala Centofiori di Corticella. Entro nella sala, guardo lo spazio, mi sembra enorme! Vedo le mie compagne e sui loro volti leggo la stessa agitazione, la stessa paura… paura di deludere se stesse, paura di deludere le proprie compagne, paura di deludere i propri cari, che di lì a poco avrebbero preso posto nel teatro e paura di deludere la propria insegnante che ha messo corpo e anima per insegnarci questa magnifica disciplina. Non c’è più tempo per pensare.
Dobbiamo correre a cambiarci ci sono le prove, il trucco. Il tempo passa in un secondo e una frase risuona nei camerini: “5 minuti e cominciamo!” e penso: “beh ho ancora 5 minuti per scappare” ma è troppo tardi il sipario si apre, il pubblico applaude e la musica parte.
La mia paura si trasforma in adrenalina “ormai sono in ballo tanto vale ballare!” Faccio il massimo, cerco di dare il massimo e tutto ad un tratto la musica finisce, parte l’applauso del pubblico e mentre mi inchino penso: “adesso non fa più paura”.
Sono felice di aver finito, ma ancora di più di averci provato e spero di aver reso orgogliosa la mia famiglia che era li a sostenermi, le mie compagne che si sono lanciate con me in questa avventura e le insegnanti che hanno vissuto con noi ogni travolgente emozione di questo giorno entusiasmante.
Pole Reporter Lara Dotti della scuola Pole Dance Bologna