Assistenza nella pole dance…mai più senza!

da | Giu 18, 2018 | INSEGNARE POLE DANCE

L’assistenza al palo per me è una roba irrinunciabile.

Di quelle cose che quando la scopri non puoi più farne a meno e non risulta più concepibile tornare a vivere senza.
Come con Wikipedia. O WhatsApp.

Partiamo col dire che sono consapevole che la mia posizione in merito sia un po’ estrema.

Mettete assieme: goffaggine e inettitudine

Voi avete i lividi da pole dance.

Io ho quelli. Poi quello sulla gamba della ginocchiata al comodino, il taglietto della carta sull’indice, il bernoccolo della testata alla mensola. Insomma non ho controllo delle mie estremità o quando ce l’ho gli oggetti mi sono avversi!

Terrore, ansia e senso di morte imminente.

Mi cago addosso a fare pressoché tutto.
Tipo che la maestra non ha ancora spiegato l’esercizio e io senza neanche valutare approssimativamente il rischio sto già abbracciando e sistemando il materassone attorno al mio palo.

Incapacità imbarazzante a tollerare il dolore.

Non so esattamente quale sia il mio problema. Se la mia soglia di sopportazione del dolore sia inesistente o la mia pelle sia realmente molto sensibile (un voto così sulla fiducia: la prima).
Alcune figure sfuggono improvvisamente al mio controllo. Tipo scossa elettrica.
Diabolica ascellina. Maledetto gomitino. Fottuta ciccettina dell’interno coscia.

Ora, oltre ad esservi fatte una gradevolissima idea sul livello delle mie performance al palo, capirete che di base sono una mina vagante, quindi per me l’assistenza è un must!

Ma veniamo al dunque…Come si fa una buona assistenza?

Di sicuro per ogni figura c’è una tecnica corretta per evitare che la vostra compagna di palo si sfracelli al suolo di faccia…ma non è questa la mia personale battaglia.

Per quanto mi riguarda la caratteristica fondamentale dell’assistenza al palo è una: dev’essere INVASIVA!

Vi prego. Vi imploro. TOCCATEMI!!!

  • Fatemi percepire che posso sopravvivere!
  • Fatemi sapere che ci siete!
  • Fatemi sentire le mani della salvezza che mi sollevano e mi sorreggono!
  • Siate i miei muscoli quando mancano e il mio coraggio quando scarseggia!

Non distinguo la destra dalla sinistra normalmente, se sono a testa in giù in preda agli spasmi “la gamba destra si abbassa e passa dietro” non vuole veramente dire un cazzo! Su, giù, quale, cosa, dove????
Sono la vostra Barbie impacciata. Sono il vostro Pinocchio pasticcione.

Prendetemi sta cazzo di gamba destra e fatemi capire dove diamine metterla. Perché quando sono a testa in giù all’improvviso si trasforma in un’appendice ingovernabile del mio corpo.

Io dico NO all’assistenza pudica.

“ci sei?” “sì sì sono qui” e vi trovo lì che mi GUARDATE da di fianco al palo.
Abbella il tuo sguardo vigile ed attento non può sconfiggere la forza di gravità!

Mi hanno palpato il culo più volte a pole facendomi assistenza che il mio fidanzato in dieci anni.

Io dico BASTA alla privacy.

  • Smutandatemi.
  • Staccatemi a morsi la mano che va mollata perché io c’ho paura.
  • Issatemi per le chiappe.
  • Molestatemi e cazziatemi se non ci voglio provare.

Perché condividere il palo è un po’ come un matrimonio. Assistenza morale e materiale. Nella buona e nella cattiva sorte.

  • Voglio contatto.
  • Voglio supporto.
  • Voglio la salvezza.

Perché non avrete mai i riflessi abbastanza pronti se siete li giù a braccia conserte ad osservarmi quando molla all’improvviso una mano, o il cervello.

Che io poi sarei pronta a giurarlo che quell’alluce al palo sia l’unica forza a reggere il mio peso e a mantenermi in vita, ma se sento qualcuno che mi tiene per bene posso pure valutare di provarci a staccarlo. Nella mia testa visualizzerò comunque un tragico destino di morte certa ma forse – FORSE – ci riuscirò.

E infine…ve ne prego, accettate l’assistenza.

Che farsi aiutare anche se siete le più brave e impavide della classe non fa meno figo. Quello che fa meno figo è atterrare di faccia con un tonfo.
(Senza contare quanto tempo ci farete risparmiare che poi serve almeno mezz’ora per rianimare l’insegnante che alla vista della vostra caduta è collassata secca a terra come uno stuoino)

Il mio motto quindi è uno solo: Smanazzate gente. SMANAZZATE!

Dedicato a Claudia ed Elena che mille volte salvarono in battaglia il mio setto nasale, il mio culo e la mia dignità.

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Ciao sono Valentina D'Amico

Ciao sono Valentina D'Amico

Insegno pole dance online e dal vivo, organizzo eventi e ho creato la più grande community italiana di pole dance

 

Dal 2011 aiuto le poler italiane a crescere e migliorare nella pole dance.

Lo faccio con la scuola online, i corsi di persona in tutta Italia e il blog.

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