Stretching: perché è importante nello sport e cosa fare

da | Ott 23, 2013 | ALLENARSI A CASA SENZA IL PALO

Lo stretching è molto importante, non solo per chi fa pole dance e vuole essere più aggraziata durante la danza, ma in tutti gli sport. Prepara il corpo all’esercizio, diminuisce la possibilità di infortuni e riduce la tensione muscolare facendoci sentire più leggere.

Ma vediamo perché è così importante lo stretching. Innanzitutto migliorano le capacità di movimento degli arti, fondamentali negli sport in cui c’è bisogno di compiere slanci di gambe e braccia come la kick box ma sono utili anche nella vita di tutti giorni. Molte persone fanno fatica ad infilarsi la giacca o allacciarsi le scarpe. Previene le contratture muscolari e i traumi articolari e previene le malattie degenerative come l’artrosi, migliorando l’elasticità del muscoli e stimolando la lubrificazione.

Diminuisce lo stress fisico e mentale perché diminuisce la pressione arteriosa favorendo la circolazione. Il vostro corpo ne trarrà di sicuro giovamento. Migliora la vostra postura grazie ad una maggior consapevolezza del vostro corpo, riuscirete a correggere eventuali errori di postura. Per questo ci sono anche metodi molto validi come lo stretching posturale fatto con la Pancafit.

Uuuuhh ultimo punto quello più hot: lo stretching è un toccasana per l’attività sessuale. L’attività fisica di per sé fa bene in questo campo: vi sentite più toniche e più belle, siete più forti e resistenti. Lo stretching poi vi aiuta ad essere più flessibili e non legate e diminuiscono i dolori di schiena e gambe. Se le altre motivazioni non vi sembravano convincenti direi che il connubio stretching e sesso sia abbastanza convincente.

I sette punti dello stretching che bisogna sempre tenere a mente:

1. Forza, bilanciamento e stretching vanno di pari passo. Mantenere alcune posizioni durante lo stretching spesso è più pesante che l’allungamento stesso. Se siete in questa fase, non vergognatevi ad utilizzare dei supporti come i blocchi da yoga per reggere facilmente la posizione e rimanere in equilibrio. Non pensare a quello vi aiuterà a concentrarvi sull’allungamento.

2. Ci sono diversi fattori che influenzano la flessibilità di un individuo e sono: la genetica, la mobilità delle articolazioni, il sesso, l’età, eventuali asimmetrie scheletriche o anomalie fisiche. Ognuno di noi è differente, pensateci prima di guardare la vicina di materassino che va in frontale canticchiando allegramente e pensando che voi non ce la farete mai. Ognuno di noi ha i suoi tempi e anche i suoi limiti.

3. Riscaldarsi prima dello stretching per evitare infortuni: i muscoli devono essere caldi e pronti per lo stretching, copritevi (il giusto in corrispondenza della stagione) e fate un bel riscaldamento prima di partire.

4. Respirare, respirare, respirare: durante lo stretching respirate a pieni polmoni, aiuta a rilassarsi ed è fondamentale per ossigenare muscoli e tessuti. Se poi conoscete la respirazione con il diaframma ancora meglio, molto spesso i blocchi partono da lì.

5. Deve fare male? Anche questo è tutto da vedere. Se vi fa male qualcosa parlatene con la vostra insegnante o con un esperto. Magari state eseguendo l’esercizio in modo scorretto, o c’è un’infiammazione che potrebbe peggiorare oppure ancora più semplice quell’esercizio non è idoneo per la vostra struttura fisica e va cambiato o accompagnato da altri esercizi. Vi ricordo che certi esercizi (specialmente per la schiena) possono essere pericolosi.

6. Un minimo di costanza nell’allenamento è gradita: se non riuscite a ricordarvi l’ultima volta che avete fatto stretching, allora non sperate di vedere risultati nel prossimo futuro. Per vedere i risultati bisogna allenarsi e se non avete molto tempo dedicate almeno una volta alla settimana per lo stretching. Se poi riuscite due volte, potreste suddividere le giornate focalizzandovi una volta sulla parte alta e l’altra su quella bassa del corpo.

7. I tempi di recupero sono fondamentali: sempre per i motivi al punto 2, ognuno di noi ha un fisico differente che reagisce agli stimoli in modi diversi. Il sovrallenamento è INUTILE! soprattutto se lavorate 8 ore al giorno, avete una famiglia, una casa da pulire, delle amiche con cui uscire e magari volete anche fare pole dance.

E ultimo consiglio LISTEN TO YOUR BODY! Non smetteremo mai di ripeterlo.

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Ciao sono Valentina D'Amico

Ciao sono Valentina D'Amico

Insegno pole dance online e dal vivo, organizzo eventi e ho creato la più grande community italiana di pole dance

 

Dal 2011 aiuto le poler italiane a crescere e migliorare nella pole dance.

Lo faccio con la scuola online, i corsi di persona in tutta Italia e il blog.

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