Quando “Nice” non è “Good” | London, the Pole and Me

da | Nov 18, 2014 | Lifestyle

Probabilmente vi state chiedendo se io vengo pagata dalla London Dance Academy o usufruisco di qualche tipo di sconto perché parlo della mia esperienza online. La mia risposta è: assolutamente no! Pago come tutti una quota mensile di 120 pound per accedere illimitatamente alle classi di pole (per esempio pole conditioning, choreagraphy, combos ecc.). Se voglio fare una classe di stretching devo pagare 8 o 10 pound a seconda della classe e se voglio iscrivermi ad un corso di livello allora devo aggiungere 99 pound per 6 lezioni. E questa è una delle scuole più cheap di Londra!

Diciamo che l’impatto iniziale con la scuola non è stato dei migliori, in termini di apetto generale, struttura, attrazzature, e pulizia. Ma le cose sono migliorate molto negli ultimi mesi, visto che la stessa, che fino a qualche anno prima era uno scantinato abbandonato sotto terra, è stata ripulita, ristrutturata, e “rinfrescata” e fra qualche giorno arriveranno i tanto attesi nuovi pali di cui si parla da qualche mese e che tutti aspettiamo ansiosamente visto che quelli presenti sono proprio da buttare via.

A Londra, soprattutto nelle zone centrali, affittare un locale da adibire a scuola ha dei costi proibitivi, perché al momento i prezzi degli immobili in affito ed in vendita sono altissimi e i prezzi continuano a crescere senza sosta.

Per darvi un’idea considerate che il mio appartamento di 44 mq circa, un bilocale di costruzione recente in una zona ben servita a 20 minuti dal cuore della City, mi costerebbe 350,000 pound circa (440,000 euro) se lo volessi comprare oggi!!! Pazzesco.

Questo rialzo è sostenuto da una domanda di immobili di gran lunga superiore all’offerta data la popolazione crescente, i mutui ancora a buon mercato ed i sussidi governativi per l’acquisto della prima casa (eh si, non è come in Italia). L’offerta invece è rimasta pressapoco la stessa negli ultimi anni, soprattutto a causa di restrizioni nella costruzione di nuovi complessi abitativi di dimensioni significative.

Come potete immaginare, oltre al meteo, un altro argomento di conversazione che vi farà passare per dei veri intenditori dell’affascinante Londra sono proprio le sorti del mercato immobiliare, visto che la crescita dei prezzi sembra tendere all’infinito! Qui si fanno scommesse, si risparmia, si spera in una inversione del trend e si specula su quando questo avverrà e come.

Ma questo non era un blog di pole? Si scusate, mi sono lasciata prendere dai miei amati discorsi sulla domanda e l’offerta…dopotutto l’economia è la mia ginnastica per la mente…ma di questo vi parlerò in un altro post.

Ora però avete capito come mai qui a Londra si chiude un occhio, anzi si chiudono tutti e due, riguardo alla bellezza e alla cura dei locali visto che è un privilegio potersi allenare in centro invece che in una palestra più bella, ma sperduta fuori dalla città.

Sicuramente il fatto che mi è capitato lo studio 3 come studio per la prima lezione ha contribuito ad un primo impatto tutto sommato deludente.

Lo studio 3 è una stanzetta di 10 mq quadrati a dirla grassa, con il soffitto basso, senza finestre, con 3 pali per 6 persone ammesse alla classe, ma senza lo spazio necessario per provare i trick contemporaneamente. C’è un rischio elevatissimo di farsi male perché non c’è abbastanza spazio per muovere le gambe o le braccia senza scontrarsi (a volte pericolosamente) con la compagna del palo vicino!

Rimango un po’ allibita e mi dico che devo essere coraggiosa e stringere i denti perché ci vuole un po’ di tempo ad ambientarsi e poi tutto avrà un senso successivamente…anche il fatto che i pali sono tenuti statici in tutte le lezioni. Non ci posso credere. Non sono abituata al palo statico, visto che al Flight Club Milano sono sempre in spinning, fin dalla prima lezione.

Lo so che bisogna imparare anche con lo statico e ci sono davvero tanti spin bellissimi che si possono fare. Le ragazze della mia scuola sono molto brave, ma per me il palo deve girare sennò non mi diverto! Quando mi muovo su un palo in spinning provo la stessa felicità che provavo da bambina sulle giostre con gli elefantini che volavano per aria! Vogliamo mettere? 😉

La lezione, Extreme Tricks, inizia e cominciamo a lavorare su trick avanzati ed interessanti. Mi accorgo che non mi viene niente e non mi diverto molto.

Inoltre, parlo inglese da tanti anni e non avrei mai pensato di poter avere problemi di comprensione e comunicazione in quel contesto, ma non ho idea di alcuni verbi utilizzati relativamente ai movimenti del corpo e questo contribuisce a rendermi meno sicura nei miei movimenti.

Nemmeno le tante lezioni di ginnastica e kick boxing seguite a Boston e le parole usate dal mio caro insegnante Dan sembravano essere servite. Ma si sa, la pole è diversa!
(A proposito di Dan, ancora ripenso al giorno in cui l’ho stoppato nel bel mezzo di una lezione dopo mezzora che urlava “heels!” mentre facevamo gli addominali per chiedergli che accidenti c’entravano i tacchi con gli addominali! Lui intendeva i talloni, che devono sempre rimanere a terra, e tutti siamo scoppiati a ridere!).

Tornando agli extreme trick, questi erano abbastanza complicati e dover anche pensare alla traduzione delle frasi che l’insegnante gentilmente mi diceva mentre ero contorta a COBRA sul palo, a testa in giù, e non sapevo più dove avevo le mani ed i piedi non semplificava le cose! E ciliegina sulla torta, mi accorgo che la maggior parte dei nomi dei trick sono diversi!!! Noooo!!!
Solo per darvi un’idea la nostra “V” si chiama straddle, lo scorpio è un outside angel, il gemini un inside angel…e potrei andare avanti per molto…

Sono ancora a cobra sul palo nel frattempo…e nella confusione più totale della prima lezione chiedo dove devo spostare la mano…dico hand ma intendo leg e non capisco perché l’insegnante cerca di spostarmi la mano che è l’unica cosa che mi regge ancora al palo. Così mi lascio cadere sul tappetino cercando di non farmi troppo male.

L’insegnante è molto comprensiva e capisce le difficoltà iniziali e mi dice un bel “Nice!” quando torno un po’ imbarazzata con i piedi per terra.

Via, in fondo in fondo, anche se i pali sono statici, il posto è angusto, e non ci sono le mie amiche non è andata tanto male! I trick erano avanzati, mi sono sentita sfidata e l’insegnante mi ha pure detto “Nice!”!

Malgrado tutto, sono soddisfatta e speranzosa. Prima di lasciare la scuola mi informo sulla lezione settimanale di spinning e non vedo l’ora che arrivi domenica per provarla.

La prima delle tante lezioni che seguiranno era già passata. Il ghiaccio era rotto, il dado era tratto …ormai ero immersa in questa avventura “dalla testa al palo”!

Alla prossima!

P.s. Dopo la seconda settimana di lezioni ho capito che “Nice!” viene utilizzato quando proprio non hai capito niente del trick e praticamente:

1) sei rimasta intrecciata e poi sei caduta a terra con l’eleganza di un ippopotamo; oppure
2) hai inventato un trick tuo che non c’entra niente con quello che ti era stato appena mostrato

Al secondo posto viene poi “Lovely!” quando hai capito il trick e lo hai fatto benino (anche se la chiusura è stata ad ippopotamo).

E poi se mai un giorno sentirò “Brilliant!”, se un giorno sentirò “Brilliant!” allora mi commuoverò e ci scriverò un post, proprio perché l’ho sentito poche volte in molti mesi! Ecco, se l’insegnante ti dice compiaciuta “Brilliant!” entro la fine di una lezione con nuovi trick allora hai il permesso di sentirti una figa (almeno per quella giornata!).

 

Hai perso gli altri racconti delle avventure di Emily? Leggi subito come mai è arrivata a Londra e come ha fatto a trovare una scuola di pole dance e tutti gli altri articoli.

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Ciao sono Valentina D'Amico

Ciao sono Valentina D'Amico

Insegno pole dance online e dal vivo, organizzo eventi e ho creato la più grande community italiana di pole dance

 

Dal 2011 aiuto le poler italiane a crescere e migliorare nella pole dance.

Lo faccio con la scuola online, i corsi di persona in tutta Italia e il blog.

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