Se l’anno scorso l’Italian Pole Dance Contest organizzato dalla Female Arts Studio era andato bene, quest’anno ancora di più. 130 pole dancer si sono presentate da tutta Italia. Dalle giovanissime under 18, passando per gli amatori, gli avanzati, gli uomini e le professioniste che si sono sfidati a colpi di danza, interpretazione e figure sul palo.
In questi due giorni si è respirato un clima rilassato e amichevole. Ho visto tante facce contente di essere lì a condividere insieme ad altre poler questo momento e molto supporto tra le atlete stesse. Come giudice non sono riuscita ad andare in giro a parlare con tutte le atlete come avrei voluto e respirare ancora meglio questo clima, ma certe cose le senti nell’aria. I tanti commenti positivi visti su Facebook mi fanno confermato che non ero l’unica ad essere felice di aver partecipato al Contest.
Non ditemi che stiamo diventando una community unita, al contrario di tanti altri ambienti sportivi in cui ci si insulta per pochissimo?
Secondo noi sì ci stiamo riuscendo e pensare che c’erano anche le tifose con tanto di striscioni bellissimo! Per divertirci assieme al Contest, come promesso sul gruppo Facebook Pole Dance Italy Community, la nostra Francesca è andata in giro a scattare foto con le vignette delle pole dancer.
L’Italian Pole Dance Contest visto dal tavolo dei giudici
Seguire una gara dal tavolo giudici è sempre un grande onore ma anche un lavoro impegnativo che amo e odio contemporaneamente. Come scegliere il metro giusto per giudicare? Come coordinarsi con le altre giudici? Quanto vale un aspetto della performance rispetto ad un altro?
Fortunatamente per condividere questi dubbi ho avuto tre colleghe professionali e in gamba: Samantha Fabbrini ballerina, coreografa e insegnante di pole dance al Milan Pole Dance Studio oltre che campionessa dell’Italian Pole Sport Championsip 2014 categoria Master, Debora Maida insegnante di pole dance e preparatrice atletica di molti performer e la super sexy direttamente dalla Russia Eva Bembo.
Se con Eva era un pochino complesso coordinarsi, anche per via della lingua, con Samantha e Debora mi sono trovata molto bene. Abbiamo cercato di confrontarci sempre per essere il più in linea possibile.
Ognuna delle vostre performance mi ha lasciato impressa nella memoria qualcosa. Un pensiero, un’idea nuova per allenarmi, una nuova figura da provare o un’emozione. Alcune cose invece mi hanno fatto pensare a cosa si può migliorare quando si fa un’esibizione:
- Una coreografia senza inversioni si può fare: nella categoria base non si potevano fare figure in inversione, ovvero con la testa in giù. Se questo da una parte può essere un limite, dall’altra può darci modo di creare nuove combinazioni o studiarne di nuovo anche semplici e adatte alla categoria. Tra le varie partecipanti ho visto ripetersi molte figure simili.
- Al mondo ci sono più di 900 milioni di canzoni: portare in scena una canzone che ami può far sentire sicuri e felici. Portare una canzone molto conosciuta però è rischioso. Una canzone scatena in chi la ascolta precise emozioni e ricordi che appena parte la musica collegherà immediatamente alla vostra esibizione. Se ha un bel ricordo avrà un’immagine positiva, al contrario… vi lascio immaginare. Non c’è solo questo da dire sulla musica. In Accademia Kataklò corso KPC sto studiando Analisi Musicale con Ajad e ci sono tantissime cose da considerare quando scegliete una musica, ve le racconterò tutte.
- Mantenere l’energia alta per tutta la durata della coreografia: non è facile lo so, ma bisogna studiare bene la coreografia per distribuire le energie in maniera uniforme. Ho visto dare il massimo all’inizio e poi perdersi un pochino verso la fine. Riprovate la coreografia intera milioni di volte di seguito per essere sicure di arrivare preparate alla gara. Io in una performance sarei già morta nei primi 20 secondi perché non ho fiato, quindi vi capisco però bisogna comunque prepararsi.
- Il palo statico questo sconosciuto: io lo uso pochissimo e se dovessi pensare a cosa fare in una coreografia sul palo statico rimarrei a fissare il muro per ore. In altre nazioni è molto usato, anzi in alcune scuole non si passa allo spin se non dopo mesi e mesi di pratica sullo statico. Di sicuro siamo un po’ indietro su questo aspetto, ci tocca metterci sotto e lavorare.
- La vostra faccia dice più del vostro corpo, a volte: la faccia è traditrice se voi siete preoccupate si vede, se siete stanche si vede, se non ce la fate più si vede ed è difficile da controllare. Ho visto molti visi guardare a terra durante la coreografia ma come dice Giulia Staccioli coreografa e fondatrice dei Kataklò il pubblico è lì per voi e voi dovete considerarlo e farlo sentire parte dell’esibizione. So che è dura guardare il pubblico, io ho il terrore, ma bisogna lavorarci. Se respirate perché non ce la fate più si vede, se tenete la bocca aperta si vede, se sorridete quando la canzone è triste si vede e se guardate le vostre compagne e ridete senza guardare i giudici si vede.
- Fluidità dei movimenti: non sempre fare un buon elemento significa aver fatto una buona performance. Le linee sono importantissime, ma chi come me non arriva dalla danza sa che per avere un collo del piede quanto meno guardabile dovrà lavorare sodo. Non è solo quello a rendere una performance tecnicamente buona. Un aspetto importante e decisamente sottovalutato è la fluidità dei movimenti. Come entrare in una figura e come uscire da una figura e come legarle assieme. Lavorate sulla fluidità dei gesti e vedrete cambiare la vostra esibizione radicalmente.
Questi sono solo alcuni consigli che vi posso dare, ma c’è molto altro e mi sono già messa al lavoro con il supporto di Debora Maida per andare a scoprire come preparare una coreografia.
I risultati della terza edizione dell’Italian Pole Dance Contest
Per noi è stata dura giudicare visto le tante atlete e le diversità di performance. Di sicuro su qualcosa non saranno tutti d’accordo, ma se in qualche modo posso esservi d’aiuto a capire meglio le schede come l’anno scorso sono a vostra disposizione per vederle assieme. Scrivetemi via email a info@poledanceitaly.com o direttamente su facebook sul mio profilo.
Categoria Professional
1# Luna Alvarez
2# Nadia Budurusi
3# Kiara Key
Categoria Avanzato donne
1# Daria Di Bonito
2# Sonia Biasotti
3# Elisa Girelli
Categoria Avanzato uomini
1# Mario Turco
Best Performer
Luna Alvarez
Categoria Double
1# Selene e Carmen
2# Serena e Alessia
3# Noemi e Carolie
Categoria Under 18
1# Chiara Mantovani
2# Diana Davidova
3# Virginia Cigognani
Categoria Base
1# Eleonora Godina
2# Zara Nelson
3# Serena Logiudice
Sul sito trovata la classifica totale delle due giornate clicca qui
Per me in ogni caso avete vinto tutte perché io solo all’idea di competere svengo! E avete vinto per esservi preparate per mesi o settimane, per aver avuto il coraggio di salire su quel palco.
Foto Eliana Colomo Chebobjim
