Come scopro che c’è la possibilità di dire la mia su quello che mi aspetto dalla nuova palestra che aprirà, ovvero la mia seconda casa, letteralmente tempesto di email questa povera martire che è la mia insegnante. Lei apprezza tantissimo tutti i miei suggerimenti, prende perfino in considerazione l’idea di istituire un corso di anelli, che qui a Berlino non fa nessuno.
Nel frattempo, dato il basso livello che vedo intorno a me, decido che posso diventare insegnante anche io e voglio farlo bene! In un momento di offerta di scarsa qualità, quello che può fare la differenza è proprio il come uno insegna pole, le sue certificazioni e soprattutto la sua passione. Mi butto a capofitto alla ricerca di corsi da Personal Trainer, Group Fitness Trainer e via dicendo, per poi scoprire che questo nuovo studio, che aprirà solo in gennaio, ospiterà dei bellissimi corsi di abilitazione all’insegnamento della pole.
Inutile dirlo, sono già innamorata dell’isola che ancora non c’è!
In più, carica di questa spinta positiva e anche perdendo un po’ il focus sulla pole, mi sono iscritta a un workshop (6 lezioni) di tessuti con Matho: la prima lezione è stata come essere di nuovo una bambina al parco giochi. Entusiasta di tutto, divertita come da tempo non succedeva. Grazie alla pole avevo già la padronanza di alcuni movimenti e inversioni, per cui sono risultata essere una delle più brave al corso. 2015, anno d’eccellenza italiana nello sport!
Nel prossimo articolo vi voglio raccontare del workshop con Alex Shchukin che si terrà l’11 ottobre.
Stay tuned, che qui basta mettersi in moto che il moto ti travolge!
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