Quando ho iniziato con la pole dance venivo da un lungo percorso lavorativo nel turismo, in una grande azienda. Avevo competenze solide, ma nel mondo della scuola sportiva mi sono trovata a dover ricominciare da zero: insegnante, organizzatrice, amministratrice.
La verità è che nessuno ti prepara al salto da insegnante a titolare. Non è solo questione di “fare di più”: è questione di pensare in modo diverso. Ed è lì che arrivano i dubbi più grandi: “Starò andando nella direzione giusta?”

All’inizio correvo anch’io dietro a mille idee: nuovi corsi, nuove promozioni, nuove soluzioni. Ma più correvo, più mi sentivo schiacciata.
La svolta è arrivata quando ho iniziato a creare sistemi che si ripetono e funzionano da soli: corsi online con calendari strutturati, eventi organizzati con processi chiari, modalità di iscrizione automatizzate.
È stato quello che mi ha permesso di respirare: non rincorrere più il lavoro, ma avere basi solide che mi sostenevano.

Fare impresa significa continuare a formarsi, aggiornarsi, innovare. Non per rincorrere gli altri, ma per creare una scuola che funziona meglio e ti restituisce libertà.

La verità è che un titolare di scuola non è mai “solo” un imprenditore o “solo” un insegnante: è entrambe le cose, e molto di più.
Ecco perché non basta l’ennesimo corso sui social media o un business plan lasciato sulla scrivania.

La vera trasformazione arriva quando porti la formazione nella tua realtà quotidiana, con qualcuno che conosce davvero le piccole attività sportive e ti guida ad agire in modo mirato, dove serve davvero.
È in quel momento che smetti di sentirti schiacciata dai ruoli e inizi a vedere la tua scuola crescere con stabilità, mentre tu ritrovi energia e spazio per te.