La pole dance mi ha insegnato molto più di qualche tecnica, presa o trick.
Quando mi sono avvicinata alla Pole Dance non sapevo che avrebbe portato nella mia vita molto più di semplici movimenti e acrobazie.
Attraverso questa disciplina, ho ricevuto una serie di insegnamenti preziosi che hanno influenzato non solo il mio percorso nella danza, ma anche la mia vita di tutti i giorni.
Santa Pole Dance, e santa pazienza verso gli allievi e verso me stessa
Spesso il confronto con gli altri si trasforma in ansia da prestazione.
La fretta e la smania di raggiungere determinati obiettivi entro tempi prestabiliti spesso diventa l’unica cosa che conta.
La pole dance invece mi ha insegnato la pazienza, e soprattutto a metterla in pratica in due modalità differenti e complementari.
Innanzitutto verso gli altri, rispettando il ritmo di apprendimento e di crescita di ogni persona, che va presa come un seme che germoglia e si sviluppa in modo unico, con i propri tempi e modi. Con il tempo ho imparato a conoscere, rispettare e prendermi cura delle differenze che rendono unica ogni allieva. Ognuna di loro ha necessità e potenzialità diverse, che vanno comprese e accompagnate.
Le persone timide non possono essere riprese apertamente, mentre con le più esuberanti potrà esserci più libertà di dirgliene quattro ad alta voce (sempre con rispetto!).
Il lavoro di un’insegnante non è solo quello di trasmettere una tecnica, ma anche contagiare e accendere un’emozione, una passione, la scintilla. Se sono nella tua scuola di certo vogliono imparare, ma anche divertirsi e illuminarsi.
Con il tempo sono riuscita ad avere pazienza anche verso me stessa, i miei tempi e le mie caratteristiche uniche. Ho imparato a essere più gentile con me stessa e ad apprezzare il viaggio, invece di focalizzarmi solo sul traguardo finale.
Benvenuta costanza!
La Pole Dance mi ha mostrato che per ottenere risultati duraturi e significativi è necessario essere costanti e dedicare tempo e impegno con continuità.
- Come una pianta che cresce rigogliosa grazie all’irrigazione regolare, ho capito che allenarsi con costanza è fondamentale per progredire.
- Ho imparato ad essere disciplinata, a mantenere una routine di allenamento e a lavorare sodo, anche quando i progressi sembrano lenti.
Questo insegnamento si è esteso anche ad altri aspetti della mia vita, incoraggiandomi a perseverare nelle sfide e ad affrontare gli ostacoli con determinazione.
Imparare oggi, domani e sempre
Imparare è la base per crescere. Non possiamo sapere tutto, figuriamoci insegnare tutto. La pole mi ha insegnato a ricercare ciò che mi rende felice, e a focalizzarmi prevalentemente su quello.
La pole dance è l’unione di molte componenti: pianificazione degli allenamenti, potenziamento, stretching e mobilità, utilizzo del palo, nuove figure, coreografia, musicalità, scoperta della propria sensualità, uso dei tacchi.
Individuare i nostri talenti e gli aspetti su cui ci piace lavorare sono proprio i due ingredienti che rendono unica la ricetta dell’essere insegnanti.
Esplorare la nostra unicità è un percorso continuo e in costante evoluzione: sarà banale dire che non si finisce mai di imparare, ma è tremendamente vero!
Non attaccarti al risultato
Spesso ci concentriamo solo sul raggiungimento di determinati obiettivi, dimenticando di goderci il processo e gli allenamenti. La Pole Dance mi ha insegnato:
- ad apprezzare il momento presente, di non fissarmi solo sulle mete future. Ho imparato ad essere consapevole del mio corpo, delle mie sensazioni e delle emozioni che la danza mi regala.
- a distaccarmi dal desiderio ossessivo di raggiungere un certo risultato e a trovare piacere nel semplice fatto di danzare e esplorare il mio potenziale.
Imparare a prendere le distanze dal risultato, ad accettare gli imprevisti, a godere quello che si ha mi ha permesso anche di capire che non potevo (e non era nemmeno necessario!) piacere a tutte. Ci sono state allieve che sono rimaste per tutto il loro percorso, e qualcuna che ha poi scelto altre scuole.
Va bene, è normale che questo accada. Due persone devono incastrarsi in armonia l’una con l’altra, e questo succede in ogni rapporto: sentimentale, professionale, e anche fra allieva e maestra. Si tratta di una dinamica umana ed è normale e corretto che accada. Sì autoanalisi, no sensi di colpa!
Sì al confronto e alla collaborazione
Negli anni ho capito che non si può sempre fare tutto da soli, anche quando si insegna: c’è l’amministrazione, l’allenamento, le prenotazioni, le lezioni, gli aggiornamenti… e più la scuola cresce, più gli impegni richiederanno attenzione.
Crescere significa anche accettare di circondarsi di collaboratori e imparare a delegare.
Collaborare è difficile, prima di tutto perché occorre costruire un rapporto di fiducia reciproco, ma dalla collaborazione si può ottenere tanto. Magari è faticoso, ma quando succede è meraviglioso perché si può imparare tanto, anche di noi stessi.
Con il tempo ho imparato anche a confrontarmi con altre scuole e insegnanti. Visitare le scuole, scoprire metodologie diverse e nuove soluzioni organizzative è stato per me illuminante, così come entrare in connessione con altri insegnanti come me: ho smesso di avere paura e anzi, ho capito che lo scambio è il modo più semplice per migliorare.
Quando ho capito che le mie alunne mi seguono perché si trovano bene con me, alla paura di essere copiata ho lasciato spazio al riconoscimento della mia unicità.
La pole dance è una guida per la vita
In conclusione, la Pole Dance non è solo una disciplina che insegna movimenti acrobatici e grazia, ma è anche una guida per la vita grazie alla quale ho imparato a crescere e a evolvermi sia fisicamente che mentalmente.
La Pole Dance mi ha insegnato che il successo è un processo, un viaggio di scoperta e autorealizzazione.
Ora mi impegno a portare questi insegnamenti nella mia vita quotidiana, lavorando su me stessa per realizzare i miei desideri e godendomi il percorso che mi conduce verso di essi.
Non solo: ho anche imparato a prendermi il mio tempo, a recuperare energie, a staccare la spina ogni tot e avere cura di me con pienezza, anziché accontentarmi dei ritagli di tempo.
Un massaggio rilassante, una spa, un giorno di relax, un’uscita con un’amica o perché no, anche stare a casa sul divano con patatine, birra, Netflix e copertina.
Sono entusiasta di condividere tutto ciò che imparo con tutte le appassionate che desiderano intraprendere questo viaggio insieme a me nel Super Poler Club.
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