Se è vero che viviamo nella cultura della performance, che ci richiede sempre di più e più velocemente, è anche vero che spesso non ci impegniamo a sufficienza, e che passiamo il nostro tempo a trovare scorciatoie e scuse.
Questo può accadere molto facilmente quando si inizia un nuovo sport o qualsiasi altra attività, ma non pensare che non capiti anche in fasi più avanzate.
È capitato anche a me: non sai quante volte ho trovato tante scuse lungo la strada, per poi sentirmi spesso molto frustrata, incapace a impegnarmi.
Non ho ancora individuato una soluzione chiara per gestire questi momenti “bah”, ma adesso sono arrivata al punto di fare quello che mi piace di più, impegnandomi anche quando la voglia e la motivazione mancano.
Oggi ho raccolto un po’ di questa esperienza e i miei pensieri a riguardo, e spero possano essere utili anche per te.
1. Le basi sono importanti, anche se noiose
Sì, lo so: ripetere i climb e i sit sembra una punizione. Ma ogni figura spettacolare che hai visto nasce lì.
All’inizio cercavo tutorial su tutorial per trovare l’esercizio miracoloso, e finivo per non allenarmi affatto.
La verità? Nessuna scorciatoia funziona se prima non costruisci stabilità, coordinazione, forza e controllo.
🔸 Lavora su prese, attivazioni, salite e tenute
🔸 Focalizzati su pochi elementi alla volta
🔸 Usa i video per confrontarti con te stessa, non con le altre
Quando ti innamori delle basi, la crescita diventa naturale. E più veloce di quanto pensi.
2. Il dolore non è mai normale
Soffrire non è “essere toste”. È un campanello d’allarme.
All’inizio mi allenavo 4 volte a settimana e tagliavo su alimentazione e recupero… risultato: spalla infortunata per anni.
Non fare come me.
🔸 Se un dolore persiste per più di qualche giorno, ascoltalo
🔸 Chiedi supporto a un* professionista (fisioterapista, osteopata…)
🔸 Impara la differenza tra fatica sana e dolore lesivo
Allenarti con intelligenza ti farà arrivare molto più lontano di qualunque “no pain no gain”.
3. Non devi vivere sul palo per migliorare
Quante volte a settimana bisogna allenarsi? Dipende.
Dalla tua vita, energia, routine. Non sei un’atleta olimpica (e neanche io), e va benissimo così.
Io credevo che più ore = più risultati. Invece, con 1-2 allenamenti ben fatti e regolari, sono migliorata molto di più che con le maratone estenuanti.
4. Allena a terra quello che vuoi fare in aria
Sospendersi è bello, ma il vero potenziamento avviene giù dal palo.
Per anni ho evitato il lavoro a corpo libero… salvo poi scoprire che era proprio quello che mi mancava.
🔸 Lavora su forza (spinte, trazioni, tenute) e mobilità articolare
🔸 Crea una routine complementare: bastano 20-30 minuti 2 volte a settimana
🔸 Dai importanza agli esercizi “noiosi”: glute bridge, scapular push-up, wall slides…
Sviluppare il tuo corpo a terra ti farà sentire più forte, sicura e stabile anche in aria.
5. “Ma quando miglioro?” – La domanda che ci perseguita
L’ho chiesto anche al panettiere. La risposta non cambia mai:
costanza > fretta.
Sogni il tuo primo invert o un combo pazzesco? Servono tempo, ripetizioni e pazienza.
Allenarsi un giorno sì e tre no non crea progressi reali. E no, non sei “lenta”. Sei solo umana.
🔸 Smettila di chiederti “quando”, inizia a chiederti “come”
🔸 Crea una routine sostenibile, non estrema
🔸 Confronta te stessa solo… con te stessa
6. Il tuo corpo è il tuo alleato (non solo uno strumento)
Nutriti, riposa, idratati.
Può sembrare banale, ma se trascuri questi aspetti, anche il miglior allenamento non funzionerà.
E no, non sei pigra se un giorno ti senti scarica: forse sei solo stanca o disidratata.
🔸 Mangia in modo equilibrato (no alle diete improvvisate!)
🔸 Dormi almeno 7 ore per notte
🔸 Bevi abbastanza acqua (la pelle secca = niente grip!)
Ascolta il tuo corpo, perché a modo suo ti dice sempre di cosa ha bisogno. E di solito non è un Aperol Spritz.
7. Divertiti, ca**0!
Questo, forse, è il punto più importante di tutti.
Se non ti diverti, che senso ha?
Non dobbiamo trasformare tutto in un obiettivo. La pole dance può (e deve) essere anche solo una cosa che ti fa stare bene.
🔸 Goditi i tuoi progressi, anche minuscoli
🔸 Non devi diventare insegnante per “essere brava”
🔸 Allenati con il sorriso, sbaglia, ridi, riprova
🔸 Ballaci sopra (letteralmente)
E ora spegni tutto e corri ad allenarti!
L’ultima credo sia la mia preferita, qual è la tua?
E infine, ricorda: farsi aiutare non significa essere meno capaci, ma imparare le giuste tecniche e costruire la forza necessaria per allenarti in sicurezza e con metodo.
Per farlo avrai bisogno di trovare l’insegnante più in linea con le tue esigenze. E qui si apriranno mille possibilità, dall’insegnante della palestra ai corsi online: scegli in base ai tuoi impegni e a ciò che ti renderà più comodo l’allenamento.
Intanto a questo link puoi scaricare gratis il Pole Dance Passport, la tua guida gratuita fotografica in sette livelli alla pole dance. Ti aiuterà a:
- conoscere le figure fondamentali della pole dance
- capire a che livello sei
- organizzare i tuoi allenamenti (o quelli delle tue allieve!).
Questi sono i miei consigli per migliorare nella pole dance. So che non sono facili da portare avanti, ma la fatica è il migliore investimento per il tuo successo.
E ora, spegni tutto e corri ad allenarti!