La notizia è che all’atleta Doris Arnold una delle partecipanti all’European Pole Sport Championships 2012 a Roma, sono stati affibbiati 20 punti di penalità a seguito della sua attesissima performance. Il motivo? “Troppo sexy”.
Vorrei richiamare la vostra attenzione proprio su questa parola: “troppo”. In uno sport come la pole dance in cui la standardizzazione è pressochè nulla, (basti pensare che ancora non sono ben definiti all’unanimità nemmeno i nomi dei vari tricks) con quale criterio viene definito il “troppo”? Quale linea delimita l’essere sensuale con l’essere oltre?
Analizzando la danza in tutte le sue forme, salta visibilmente all’occhio che essa sia sinonimo di femminilità, sensualità e nel caso del Tango piuttosto che della Lambada o del Latino Americano si parla a ragion veduta di erotismo. Per qualche strana ragione che deriva dal nostro imprint primordiale, il palo è associato -nell’immaginario colletivo- ad un simbolo fallico, ecco perchè muoversi sensualmente intorno ad esso evoca immagini che sono considerate osè . A fronte di ciò, siamo sicuri che la malizia non sia negli occhi e nei pensieri di chi osserva anzichè essere un dato oggettivo e quindi passibile di penalità?
Il regolamento vieta pose erotiche, gestualità offensive per gli spettatori, ma di fatto resta tutto a discrezione della giuria. Ciò che invece è dato di fatto, è che le scuole di Pole Dance italiane poche escluse, insegnano a muoversi anche su tacchi vertiginosi,facendo della carica sensuale un punto di forza fondamentale su cui lavorare con coreografie, musiche, tricks.
I punti di penalità da che esiste lo sport, vengono dati all’attore coinvolto per contestare una scorrettezza commessa in virtù di un regolamento in essere, cosa che non esiste al momento nella pole dance rispetto alla tipologia di performance da non fare. Ecco perchè una decisione del genere lascia Doris e anche noi molto perplessi.
A chi di noi, da pole dancers in erba, non è capitato di rimanere un pò dubbiosa davanti alle scarpe con plateau trasparente e taccone annesso? L’associazione con le prostitute da strada o da club privè è ciò che più frequentemente è accaduto nel nostro schema mentale. Ma -e c’è da mettere un grosso Ma-, non sono certo le scarpe ad essere “troppo sexy”, “da prostituta” etc… è ciò che noi abbiniamo all’immagine di quella scarpa ad essere inappropriata. Vi siete accorte che dopo un pò che fate pole dance o sexy pole iniziate ad amare quelle scarpe e non solo non le vedete più come scarpe da prostituta ma diventano l’ornamento di un’atleta? E anche quelle scuole che non usano i tacchi non evitano body roll, e sexy floor work nei loro allenamenti.
Rifletteteci. dite la vostra, non abbiate paura. Ma io sono certa, che la maggior parte delle polers si sia allenata almeno una volta nella vita sulle note di “I’m sexy and I know it“!!!
Love
Zombina